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PARCO DEL SERIO, IL PREZIOSO SUPPORTO DELLA FIPSAS

Nei giorni scorsi volontari della delegazione di Cremona della Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) hanno provveduto a immettere nel fiume Serio, nella zona di San Bernardino, i pesci prelevati dalla Roggia Comuna, che da questa settimana sarà messa in secca per le manutenzioni ordinarie. All’operazione della Fipsas, alla quale hanno partecipato i fratelli Pagani e il presidente Giuseppe Mazzoleni Ferracini, il plauso ed il ringraziamento del presidente del Parco del Serio Basilio Monaci, che coglie l’occasione per invitare tutti, in primis, i Consorzi di irrigazione e bonifica, a riflettere sulle possibilità di consentire le necessarie operazioni di manutenzione dei fossi, senza per questo metterli in secca. “Ringrazio la Fipsas Cremona per la preziosa attività di salvaguardia della biodiversità ittica – dice il presidente Monaci, reduce dalla partecipazione al Tavolo regionale sulla siccità con il presidente della regione Fontana – ma la richiesta di non mettere in asciutta le rogge in questo momento, sarebbe necessaria non solo per i danni che questo può provocare alla fauna ittica. Visto la situazione di carenza di acqua – continua Monaci – la presenza di quella che c’è, non ci si può permettere di perderla”. Nel ragionamento del presidente del Parco del Serio, si specifica come l’acqua che è disponibile, debba continuare a circolare in rogge e fossi, perché, anche se in quantità più ridotta, penetra comunque nel terreno e rinvigorisce le falde. Anche perché, per il presidente Monaci, con i mezzi tecnologici e le conoscenze tecniche dei nostri tempi, le operazioni di manutenzione di fossi e canali, si potrebbero fare anche con la presenza di una ventina di centimetri di acqua evitando di renderli completamente asciutti: “La nostra riserva di acqua a costo zero, sono proprio le falde”, osserva Monaci.

Per il presidente, qualora la situazione legata alla siccità di questi ultimi anni dovesse consolidarsi, si renderà necessario intervenire con investimenti cospicui, affinché si possano creare dei laghi di accumulo, ma questo non si può fare nell’immediato, va programmato nel tempo: “In questo territorio, la siccità di questi anni ha raddoppiato il dislivello negativo della falda, di circa due metri, in altri territori lombardi, anche peggio. Quindi pur con la poca acqua che c’è – ribadisce Monaci – dobbiamo cercare di alimentare le falde”.

Quanto alla condizione del fiume Serio, il presidente del Parco non nasconde la preoccupazione: “Serio e Brembo sono gli unici due fiumi che non hanno a monte dei laghi in grado di alimentarli, siamo preoccupatissimi e confidiamo nelle piogge che fino ad ora non ci sono state, anche perché tra poco inizia la stagione della semina del mais e l’acqua serve anche per i prati stabili”.

(fonte : cremaoggi.it)

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