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IL MARE: UN BEL RACCONTO SULLA DISABILITA' AI TEMPI DEL COVID

Condividiamo intergralmente e con immenso piacere, la lettera di ringraziamento arrivata in Federazione da parte del presidente dell'ASD Triton Team Foggia in merito ad una delle tante attività svolte lo scorso anno nell'ambito del del Progetto RIPARTIAMO CON LA FIPSAS che ha consentito a tanti disabili di trascorrere del tempo all'aria aperta praticando la pesca sportiva nel rispetto dell'ambiente. Nella lettera che v'invitiamo a leggere, ci viene raccontata l'attitudine alla poesia di Pio Giordano uno dei partecipanti alle tre giornate organizzate grazie al progetto federale.

Il 2021, come tutti sappiamo, è iniziato con la pandemia che ci ha costretti all’isolamento e con tutti i problemi e le difficoltà legati al COVID. In una tale situazione è giunta da Voi la richiesta, apparentemente surreale, di organizzare eventi con i disabili ( Ripartiamo con la FIPSAS ). Noi della ASD Triton Team Foggia abbiamo voluto accogliere tale invito ma, non nego, con tante perplessità. Perplessità legate alla nostra inesperienza, alle norme di sicurezza presenti in quel momento. Le domande che soprattutto io e Gabriele Mascaro ci siamo posti in quel frangente: come faremo a portare tante persone al mare in pieno inverno? Come faremo a garantire la sicurezza per tutti? Come faremo a trovare le risorse economiche per affrontare una iniziativa di tale portata? Riusciremo ad avere la collaborazione ( indispensabile ) di tutti i nostri amici della ASD? 

Presi, tuttavia, dall’entusiasmo ed anche dalla voglia di fare qualcosa di bello nonostante la realtà ci spingesse prepotentemente alla rinuncia, abbiamo iniziato a guardarci intorno ed a cercare nel mondo della disabilità per cercare di costruire un dialogo. Ricordo bene le difficoltà incontrate da me e da Gabriele: non riuscivamo a trovare nessuna associazione disposta o interessata ad un progetto del genere ( molto probabilmente perché condizionati dalla realtà che stavamo vivendo tutti in quei momenti ). Quando ormai eravamo sul punto di rassegnarci al fallimento ci giunse la risposta positiva alla nostra proposta dall’ANPIS. Da una parte eravamo felici ma dall’altra eravamo ancora più perplessi: si trattava di disabilità mentali e non motorie. Le difficoltà sembravano amplificarsi a dismisura. Da una parte io e Gabriele ci siamo dedicati alla organizzazione del progetto con enorme entusiasmo ma con l’imperativo di nascondere a noi stessi le perplessità ed i timori che inesorabilmente ci accompagnavano costantemente. 

Grazie all’assistenza della d.ssa Francesca Cavallucci siamo riusciti ad organizzare il tutto: non una giornata ma addirittura tre. Giusto per entrare in empatia con i nostri ospiti: una vera follia!

A marzo abbiamo iniziato. Ricordo la nostra tensione: nessuno di noi aveva mai avuto esperienze di questo tipo. Quando abbiamo visto arrivare i primi ospiti era evidente il loro disorientamento nei loro occhi. Vivevamo, certamente, lo stesso stato d’animo e le stesse emozioni. Almeno questo ci accomunava!

Poi, nella prima mezz’ora della prima giornata, tutte le nebbie si sono diradate: i nostri ospiti erano perfettamente seduti, composti, attenti come non avrebbero mai fatto ragazzi senza disabilità. E’ da tenere in considerazione che alcuni di loro avevano gli accompagnatori, che qualcuno era visibilmente sotto l’effetto di farmaci. Eppure gli stessi accompagnatori erano meravigliati. Dicevano che si aspettavano che molti, dopo i primi minuti, avessero iniziato a girovagare per la struttura e, loro, erano pronti a seguirli come angeli custodi. Eppure non è successo assolutamente niente di tutto ciò.

Come si potrà vedere dal video che abbiamo realizzato tutto è andato per il meglio ma il motivo di questa nostra email sta in questa riflessione: l’obbiettivo dell’evento è chiaramente promozionale. Promozione allo sport, promozione alla pesca, promozione alla FIPSAS, promozione alla ASD Triton Team Foggia. Almeno è così che l’abbiamo vissuta io, Gabriele e tutti i nostri tesserati. A tutto ciò si è aggiunto un altro obiettivo: l’inclusione sociale. Obiettivo prioritario dell’ANPIS. Obiettivo raggiunto perfettamente. Questo non lo diciamo perché lo pensiamo noi ma perché lo hanno ripetutamente dichiarato in signor Antonio Lo Conte ( presidente dell’ANPIS ) e il dr. Giuseppe Pillo ( psichiatra e responsabile dei CIM della ASL di Foggia ). 

Il dr. Pillo ha chiaramente detto che le loro terapie, i loro farmaci, non hanno molto significato se questi pazienti rimangono nel loro isolamento. La struttura sanitaria ( sue parole ) è deficitaria su questo aspetto e iniziative come la nostra assumono un valore terapeutico fondamentale. Il dr. Pillo, unitamente al signor Lo Conte, ci ha ripetutamente chiesto di ripetere l’esperienza perché ha visto i benefici sui loro pazienti.

Nella busta che vi abbiamo spedito ( dovrebbe raggiungere Roma oggi o domani martedì 21 dicembre ) oltre al DVD abbiamo inserito un quadretto con una poesia : Il mare.

L’autore è uno dei nostri ospiti: Pio Giordano. Pio ha iniziato a farsi conoscere da noi perché, ad un certo punto, e senza preavviso, si è alzato in piedi ed ha iniziato a declamare alcune sue poesie. Nel secondo giorno, condizionato sicuramente da ciò che aveva ascoltato sul mare, sull’ambiente etc. si è presentato con questa poesia che poi mi ha consegnato. Non nascondo che in un primo momento non avevo preso in grande considerazione il suo lavoro ma avevo apprezzato solamente il gesto. Poi, a casa, preso dalla curiosità, ho riletto la poesia:

IL MARE

Il mare è un infinito molto utile all’ambiente

Con le sue onde sommosse

Che giocano a rincorrersi

L’una dopo l’altra

Il mare fa sognare i sogni più belli

Quando sei con me

Il mare è un infinito bello e brutto

Sin dall’infanzia

Affrontare il mare

Affrontare il mare 

Rileggendola ho iniziato a pensare: e se non sapessi che l’ha scritta Pio cosa avrei pensato di questi versi? Ho voluto fare lo scettico, infatti ne ho parlato con una professoressa di Italiano di cui ho stima, le ho esposto la situazione e le ho chiesto di darmi un sua opinione tecnica ed asettica. Il risultato e stato questo:

IL  MARE

Il componimento rivela interessanti quanto istintive percezioni della visione del mare, che nascono da un animo complesso, disincantato, sognante  ma anche spaventato e terrorizzato, frutto di esperienze non certo positive della vita.

VISIONE DISINCANTATA della vita presente in termini come infinito, giocano, sognare, sogni, bello, belli, infanzia.

VISIONE REALISTICA  evidente in termini come utile, ambiente, affrontare

VISIONE NEGATIVA  presente in termini come sommosse, brutto

PARAFRASI e COMMENTO

Il mare è una distesa infinita, importante per la stessa natura in cui vive l’uomo (visione positiva nonché realistica ed ecologica)

Con i suoi flutti che si riversano l’uno sull’altro, giocando fra di loro (l’aggettivo sommosse  rivela la percezione naturale del moto ondoso, quando il mare è calmo ma anche, nel profondo, l’aspetto burrascoso quando è agitato e, quindi, una sorta di paura e timore di fronte all’imprevedibilità e talvolta  alla violenza con cui possono manifestarsi gli eventi umani)

Il mare è una distesa infinita bella (probabilmente per la sua immensità e il senso di apertura al mondo e libertà che esso rivela) ma anche brutta (per la sua imprevedibilità in quanto da calmo, sereno e tranquillo può trasformarsi improvvisamente in burrascoso e violento) sin da quando ero bambino (l’infanzia, nonostante sia percepita come dimensione immaginifica e sognante, reca anche con sé  ricordi dolorosi dell’esistenza)

Il mare induce a immaginare una vita radiosa, quando tu sei con me (la vita appare più bella e invita a sognare sogni più belli quando non si è soli: emerge il desiderio di affettività e di presenza altrui)

Affrontare, affrontare il mare (il mare diventa la metafora della vita e questi ultimi due versi evidenziano il significato profondo del componimento, in quanto rivelano la consapevolezza dei propri limiti nell’affrontare l’esistenza ma anche la voglia, il desiderio e la speranza di poter acquisire, un giorno, la capacità di gestire autonomamente il corso della propria vita sia  nei suoi aspetti positivi che negativi, senza esserne travolti). 

L’immediatezza espressiva è data anche dalla mancanza di punteggiatura.

Perché abbiamo sentito il desiderio di farne omaggio anche a Voi? Proverò a rispondere:

Anche i disabili mentali sono persone che possono dare a noi tantissimo, anche quello che noi non riusciamo neanche ad immaginare. Soprattutto noi abbiamo regalato a loro soltanto qualche minuto della nostra vita ma loro, chi ha potuto, ha donato a noi tutto quello che ha. Certe volte semplicemente un sorriso appena accennato, altre volte addirittura una poesia.

Questo poesia, nella sua semplicità, ognuno di noi può sentirla sua. E l’ha scritta Pio Giordano o, come ama dire lui, Giordano Pio.

Questa poesia rappresenta la gratitudine di Giordano Pio a noi ed è giusto estendere il ringraziamento alla FIPSAS alla quale aggiungiamo il nostro: mio, di Gabriele Mascaro e di tutti gli amici della ASD Triton Team Foggia. Ringraziamento per averci stimolato in questa esperienza, di averci guidato e averci sostenuto.

In fede 

Giovanni Francesco Palieri 

Mascaro Gabriele 

(Nella foto: il presidente Matteoli con il quadretto donato dalla Asd Triton Team Foggia con il testo della poesia di Pio Giordano)

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