Una vasta operazione per il controllo delle attività di commercializzazione del pesce che potrebbero essere collegate a pesca di frodo. In tutto il Polesine sono in corso in quese ore accertamenti su questo fronte, a breve distanza di tempo da una operazione analoga, scattata nelle prime giornate di maggio.
La strategia della Finanza è stata quella di andare a controllare, piuttosto che i singoli pescatori di frodo, che sono molto difficili da cogliere sul fatto, le attività delle ditte che potrebbero essere collegate ad attività non in regola di questo tipo. Le verifiche sono a tutto campo, riguardando sia gli aspetti fiscali che quelli legati al rispetto della normativa igienico sanitaria.
In un caso sarebbe scattato anche l'arresto, in una ditta non lontano da Rovigo. Non per questioni legate strettamente alla questione della pesca, quanto piuttosto per un presunto ruto di corrente elettrica. Nel corso dei controlli, sono anche stati sequestrati discreti quantitativi di pescato, per un totale di oltre 160 chilogrammi. In un caso, non distante da Rovigo, è arrivato anche un arresto in flagranza, con contestuale ritorno in libertà, per abusivo collegamento alla rete elettrica.
Complesso il quadro delle contestazioni emerse al termine dell'operazione. In un caso è scattata la denuncia a piede libero con l'ipotesi di reato di getto di cose pericolose, alla luce della presenza di amianto, sostanza che, se inalata in fibre, può avere effetti cancerogeni. In un altro, come visto, è arrivato l'arresto per furto di energia elettrica, addirittura per una connessione diretta alla linea dell'alta pensione, pericolosissima. In due casi contestato il cattivo stato di conservazione degli almenti. in un altro la detenzione di pesce nel periodo in cui è vietata la cattura.
Le sanzioni amministrative parlano, invece, di mancata tracciabilità, mancanza della Dia e mancato aggiornamento della registrazione. Ancora in pieno svolgimento, invece, gli accertamenti tributari. Si cercherà di incrociare la documentazione acquisita per capire se ci siano state cessioni di pesce in evasione.
(Fonte: rovigooggi.it)