E’ uscito “L’uomo subacqueo nei manoscritti del Quattrocento” di Rossella Paternò e Faustolo Rambelli. Edito da La Mandragora, il libro è incentrato sulla storia delle prime “macchine” per muoversi e lavorare nell’elemento liquido “dipinta” in un viaggio nel sapere tecnologico del Quattrocento, dal primo disegno conosciuto di strumenti per respirare sott’acqua, fino a un Leonardo riletto alla luce dei nuovi studi che raccoglie l’eredità degli altri artisti-ingegneri contemporanei, raccontata attraverso miniature antiche e uno scrupoloso spoglio delle fonti. Un libro d’immagini, ma non solo. Immagini tra sogno, ambizione e realtà, spesso famose, in alcuni casi male interpretate, a volte totalmente sconosciute. Immagini che devono essere contestualizzate per essere comprese e messe in relazione tra loro e che raccontano anche di come – allora ancor più di adesso – non esistano comparti stagni del sapere. Le conoscenze sono sempre trasversali e condivise.
