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INTERVENTO DELLA FIPSAS IN SENATO SU BRACCONAGGIO E SANZIONI

Si è tenuta oggi, presso la 9° Commissione Agricoltura del Senato, un’audizione informale delle associazioni del settore della pesca sportiva e ricreativa riguardante gli affari assegnati n. 683 (problematica su regolare svolgimento dell'attività pesca in acque interne in Italia) e n. 963 (problematica relativa al sistema dei controlli nel settore della pesca).


Visualizza la nota FIPSAS su affare 683: https://goo.gl/NKfWvT


Visualizza la nota FIPSAS su affare 963: https://goo.gl/LbC3d3


Il Presidente della FIPSAS, Prof. Ugo Claudio Matteoli nel suo intervento ha manifestato la enorme preoccupazione della Federazione sul fenomeno del bracconaggio ittico, oramai divenuto una piaga italiana in piena espansione e, di conseguenza, una vera e propria emergenza sociale. Ha portato a conoscenza della Commissione le proposte che la Federazione ritiene possano introdurre delle giuste misure per arginare la pesca di frodo. Ha manifestato l'interesse a trovare opportune azioni legislative, sanitarie e di ordine pubblico, da intraprendere per tutelare il settore della pesca sportiva e ricreativa in acque interne e, al tempo stesso, ha ribadito con forza l’urgenza di prevedere misure a sostegno del rafforzamento del controllo sul territorio. Il problema della pesca di frodo sta avendo forti ripercussioni a livello nazionale con ingenti danni ambientali ed economici.

FIPSAS ha, quindi, chiesto alla Commissione Agricoltura del Senato di prevedere interventi urgenti e straordinari per arginare il fenomeno in via definitiva.

Sulla questione del controllo della pesca in mare e della revisione delle sanzioni chiesta con forza dalle marinerie professionali, è stato prodotto e reso agli atti un documento con il quale si motivano le perplessità sulla contestazione alla L.154/2016 e, soprattutto, al metodo trovato per ricercare una comoda soluzione in favore di questa categoria, che ha portato a rilanciare la vergognosa proposta di introdurre una licenza di pesca dilettantistica a pagamento come forma di solidarietà nei confronti delle imprese di pesca professionale. Una vera assurdità.


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