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MAXI INTERVENTO DELLE GUARDIE VOLONTARIE FIPSAS DI LODI E CREMONA A TURANO

Salvataggio in extremis dei pesci rimasti intrappolati nella roggia Cotta Baggia a Turano, la scorsa settimana, dopo il prosciugamento disposto dal Consorzio Muzza per consentire i lavori di rifacimento della sponda, collassata di un'ottantina di metri. A mettere in salvo carpe, cavedani, ludperca, pighi, barbi e alborelle, quest'ultime a migliaia, sono state le Guardie Volontarie della FIPSAS di Lodi e Cremona che, venuti a conoscenza della situazione, si sono subito attivati.
In mancanza d'acqua, i pesci si erano ammassati sotto il ponticello lungo la strada per Melegnanello dov'era rimasta la pozzanghera di dimensioni maggiori e per recuperarli le guardie si sono calate nel canale con un cattura-pesci, ovvero un elettrostorditore che, stordendo i pesci senza ucciderli, ha permesso di raccoglierli in grossi secchi per poi rigettarli in acqua nella roggia a fianco.

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L'operazione è iniziata intorno alle 13.30 ed è andata avanti un paio d'ore, consentendo di salvare circa un quintale e mezzo di fauna ittica. "Martedì siamo venuti a vedere e alla luce della criticità della Cotta in secca, abbiamo contattato i colleghi della FIPSAS di Cremona, che hanno la strumentazione idonea alla cattura dei pesci- spiega Cesare Lorandi, coordinatore della vigilanza FIPSAS di Lodi, presente sul posto - Nella roggia ci sono principalmente avannotti, indice che l'acqua è pulita, ma come si può vedere dalle impronte delle zampe sul letto del canale, qualche airone è già stato qui e li ha mangiati".

Oltre a scongiurare la moria di pesci, l'intervento delle guardie volontarie ha evitato infatti il bracconaggio da parte di qualche pescatore, e che gli uccelli esofagi mangiassero i pesci piccoli e beccassero quelli grossi, lasciandoli poi a morire.

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