Un’altra operazione contro il bracconaggio della pesca è scattata nei giorni scorsi a Jolanda di Savoia che ha portato alla liberazione in acqua di 400 chili di carpe e al sequestro di 1000 metri di reti abusive.
Si è trattato di un’azione congiunta di Polizia provinciale e guardie volontarie dell’Unione pescatori estensi (Upe) contro il fenomeno sempre più dilagante della pesca abusiva.
Tutto è partito dalla segnalazione di un coadiutore impegnato nelle operazioni di contenimento della nutria in comune di Jolanda di Savoia, in seguito alla quale agenti provinciali e volontari Upe sono arrivati di notte lungo il canale Foscari. Un intervento che aveva provocato l’immediata fuga dei bracconieri intenti a pescare illegalmente. L’azione congiunta degli uomini in divisa e dei volontari ha comunque consentito di liberare in acqua 400 chili di carpe, alcune delle quali di grandi dimensioni e con le uova per il periodo di riproduzione, oltre al sequestro di 1000 metri di reti abusive.
L’operazione notturna è stata anche l’occasione per verificare le condizioni di un canale in comune di Codigoro nel frattempo andato in secca. “Un controllo – spiega il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – che ha permesso il recupero e la liberazione di un notevole quantitativo di pesce, sottraendolo così ai bracconieri che avrebbero potuto facilmente impossessarsene”.
“Un altro esempio che mi fa particolarmente piacere rilevare – prosegue Castagnoli - degli effetti positivi prodotti dalla collaborazione tra Polizia provinciale e volontariato, impegnati insieme nella lotta contro il bracconaggio e per tutelare il nostro patrimonio ambientale”.
(Fonte: La Nuova Ferrara)