Sabato 23 novembre la Sezione FIPSAS di Cremona ha ospitato 2 corsi per conseguire l'attestato di operatore di elettropesca organizzati dal Comitato Regionale FIPSAS Lombardia.
I corsi che hanno visto il coinvolgimento di 8 provincie lombarde e l’adesione di 29 partecipanti, si sono svolti in unica giornata, al mattino la parte teorica ed al pomeriggio la parte pratica, sotto la direzione di Lorenzo Ziboni, Consigliere Nazionale e Coordinatore della Vigilanza in Lombardia e con l’appassionata conduzione dei docenti di Graia s.r.l., Dott. Daniele Tamburini e Dott. Cesare Mario Puzzi.
L’elettropesca prevede l’uso di speciali retini collegati ad un generatore elettrico a basso voltaggio per stordire i pesci e catturarli più facilmente.
"La sede CONI di via Fabio Filzi a Cremona ha ospitato le lezioni teoriche mattutine - spiega Giuseppe Mazzoleni Ferracini (Presidente FIPSAS Cremona) - poi nel pomeriggio i partecipanti si sono diretti al Naviglio cittadino per testare l'elettrostorditore. Questa tecnica non ha conseguenze negative sui pesci: una volta prelevati dai canali prosciugati e nei quali avrebbero rischiato di morire anche a causa dei predatori, vengono immediatamente messi in vasche ossigenate e infine liberati in altri corsi d'acqua".
Così è successo nella giornata del corso, quando dopo le spiegazioni in aula, il gruppo è passato alla fase pratica, attraverso gli elettrostorditori sono stati prima pescati e poi reimmessi diversi cavedani, barbi, alborelle.
A muovere i volontari Fipsas, come sempre, non è solo la passione per la pesca ma anche la volontà di salvaguardare l'ambiente.