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EMERGENZA COVID-19. MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NEGLI IMPIANTI SPORTIVI DOTATI DI PISCINA E PALESTRA PER LA FASE 2

In riferimento alle discipline che si praticano in piscina (nuoto pinnato, apnea indoor, hockey subacqueo, rugby subacqueo e tiro al bersaglio subacqueo) e alle attività didattiche, sia in apnea che con autorespiratore, che hanno luogo anch’esse in bacino delimitato, la scorsa settimana si è fatto cenno alla circostanza che sono in atto tutta una serie di azioni sinergiche con la FIN, finalizzate, tra le altre cose, alla riapertura delle attività.

Una delle prime iniziative intraprese dalla FIN in tal senso è stata l’elaborazione del documento denominato “Emergenza COVID-19. Misure di sicurezza da adottare negli impianti sportivi dotati di piscina e palestra per la fase 2”, il quale è stato redatto da un’apposita commissione tecnico-scientifica istituita dal Presidente FIN, On. Paolo Barelli.

Tale documento, subito recepito dalla FIPSAS, che ne ha ampiamente condiviso i contenuti e le finalità, costituisce un compendio di linee guida per favorire la riapertura, in piena sicurezza, degli impianti dotati di piscine e palestre e fornire, in previsione della fase 2, un efficace sostegno alle autorità competenti nell’individuazione delle modalità di ripresa delle attività nei centri sportivi dove si praticano gli sport acquatici.

Il Presidente FIPSAS, Prof. Ugo Claudio Matteoli, molto soddisfatto per come la collaborazione con la FIN e con il suo Presidente, On. Paolo Barelli, si sta evolvendo, è convinto che soltanto unendo le forze e dando vita a delle iniziative congiunte tra le due Federazioni maggiormente interessate agli sport acquatici si possano ottenere dei risultati concreti per la ripresa delle attività in piscina, siano quest’ultime di tipo sportivo-agonistico piuttosto che didattico.

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