Straordinaria prova degli azzurri ai Campionati Mondiali di Fotografia Subacquea e Video Subacqueo, andati in scena nel corso di questa settimana a Porto Santo, in Portogallo. I team di fotosub e videosub capitani, rispettivamente, da Michele Davino (Direttore Tecnico) e Mario Genovesi (Capo Delegazione) e da Gian Melchiori (Direttore Tecnico) si sono infatti aggiudicati quattro medaglie: un oro, con Guglielmo Cicerchia (modella: Iwona Molsa) nella categoria grandangolo con modella (fotosub), un argento con Francesco Sesso (modella: Alessandra Pagliaro) sempre nella categoria grandangolo con modella (fotosub) e due bronzi, uno con Francesco Sesso nella categoria pesce (fotosub) e uno con Enrico Rabboni (assistente: Roberto Grandoni) nella categoria movie (videosub). In entrambe le competizioni iridate, segnate da condizioni meteomarine pressoché proibitive (correnti molto forti a tutte le profondità), gli azzurri, sia della fotosub che del videosub, hanno dimostrato di possedere delle qualità fisiche, oltre che tecniche, veramente importanti, le quali si sono rivelate alla fine decisive per portare a casa il risultato. Un obiettivo, quest’ultimo, che tutti i protagonisti di questa spedizione in terra portoghese non hanno mai perso di vista, spingendoli a imprimere alle loro opere, siano esse foto o video, una forte identità. Sia Cicerchia che Sesso nella fotosub sia Rabboni nel videosub hanno trasferito nelle loro opere ciò che più ritenevano opportuno porre in evidenza, rendendole non soltanto belle stilisticamente, ma anche efficaci dal punto di vista emotivo. Questo anche grazie al feeling che si instaura nel tempo con la propria modella, come spiega il neo campione mondiale di fotosub – categoria grandangolo con modella, Guglielmo Cicerchia, che questo titolo lo aveva già vinto in occasione del Mondiale di Tenerife del 2019: “Con Iwona c’è un rapporto di fiducia reciproco. Siamo molto affiatati quando andiamo sott’acqua. Non a caso, infatti, abbiamo vinto due Mondiali di fila proprio in questa categoria. Tra l’altro – ha aggiunto il fotografo lucchese – in questa circostanza ho provato un’emozione ancora più forte di quella avvertita due anni fa, quando ho conquistato il primo titolo iridato. Sono molto soddisfatto di questo successo e della foto che ha consentito a me e a Iwona di conseguirlo, per la quale il Presidente di Giuria è venuto a complimentarsi personalmente con noi.”
Raggiante per i risultati conseguiti, e non potrebbe essere diversamente, è anche l’altro fotografo italiano in gara, vale a dire Francesco Sesso, al suo terzo Mondiale da titolare e che, senza mezzi termini, ha definito questa competizione iridata “durissima. Senza dubbio la più dura tra quelle che ho disputato, con condizioni di mare, di vento e di corrente terribili sia per me sia per la mia modella Alessandra, che è stata superlativa. L’importante, però – ha sottolineato il fotografo cosentino – è che ne siamo venuti fuori alla grande. Con Guglielmo abbiamo occupato la prima e la seconda piazza del podio in una categoria, la grandangolo con modella, considerata da tutti gli addetti ai lavori come la più difficile. Inoltre, ho conquistato un bronzo nell’altra categoria alla quale tenevo in modo particolare, ovvero la categoria pesce. Per questi risultati voglio ringraziare, oltre a Mario e a Michele, tutte quelle persone, e sono tante, che ci hanno aiutato e che mi hanno fatto sentire tra le braccia di una famiglia amorevole, che ha fatto di tutto perché arrivassero queste medaglie, che non sono soltanto mie, di Alessandra, di Guglielmo e di Iwona, ma di tutti coloro che da sempre danno tanto alla FIPSAS per poter poi gioire dei successi di chi li rappresenta nei momenti di puro agonismo.”
Di Mondiale “duro e intenso” ha parlato anche Enrico Rabboni, che, grazie al video denominato “The Real Virus”, ha conseguito una meritatissima medaglia di bronzo nella categoria “Movie”: “Nonostante le difficoltà dovute alle forti correnti, che hanno un po’ scompaginato i nostri piani iniziali, non ci siamo fatti prendere dall’agitazione e ci siamo impegnati al massimo, consci del fatto che il film, così come lo avevamo congegnato, sarebbe stato in ogni caso un ottimo prodotto. E così alla fine è stato. Certo – ha aggiunto il video operatore riminese – avremmo preferito salire sul gradino più alto del podio, ma anche il terzo posto costituisce indubbiamente un eccellente risultato”.