La richiesta di autorizzazione in deroga del progetto di immissione della trota iridea nelle acque interne della Regione Marche, presentata ad ISPRA nello scorso mese di giugno, è stata realizzata attraverso una collaborazione continuativa tra gli uffici regionali e la Fipsas che ha partecipato attivamente e costantemente alla stesura del progetto attraverso il contributo della Commissione scientifica federale appositamente istituita.
Il progetto si è basato su due principi cari alla Federazione, il primo di natura più tecnico-operativa, ovvero l’inclusione di tutte le istanze pervenute da parte degli organi territoriali della Federazione e inerenti le indicazioni sui tratti fluviali di interesse alieutico, le specifiche sui campi gara, ecc... Il secondo più strategico per la FIPSAS, afferente il pieno e completo coinvolgimento delle associazioni dei pescatori sportivi marchigiani nel progetto presentato e diminuendo altresì il protagonismo, sinora dimostrato, di altre istituzioni con un minore interesse degli aspetti alieutici come rappresentati e difesi dalla FIPSAS.
L’autorizzazione pervenuta nelle scorse ore e che ieri è stata illustrata in anteprima, dal Vice Presidente della Regione Mirco Carloni, ai rappresentanti regionali e provinciali della FIPSAS marchigiana, pur essendo più ridotta rispetto al progetto originario per la pesca sportiva regionale inviato al Mite e all'ISPRA, può essere considerato un primo passo positivo e soddisfacente, come sottolineato anche dal Consigliere Claudio Nolli e dall'ittiologo Pierpaolo Gibertoni presenti in call alla riunione.
In sintesi, gli elementi positivi, evidenziati dai partecipanti in conferenza, sono stati la durata TRIENNALE (2022/2024) dell’autorizzazione che assicura una base stabile di programmazione; la distribuzione geografica dei 12 tratti fluviali autorizzati (sugli iniziali 23 richiesti), che coprono tutte le province da nord a sud della regione (dal Burano al Tronto); l’inclusione di tratti pregiati per la pesca sportiva e per la Federazione come il Tenna, il Burano, il Potenza, ecc...; il quantitativo doppio rispetto a quanto previsto lo scorso anno (complessivamente 65 quintali di trote) da immettere nei corsi d'acqua.
IL PROGETTO INTEGRATIVO
Nelle intenzioni dell’assessore, c’e’ sempre stata la volontà di garantire condizioni migliorative nei confronti dei pescatori sportivi. Per questo motivo in questi mesi, l’assessore ha dato indicazione agli uffici di intraprendere un lavoro quotidiano e di analisi, cercando soluzioni alternative ai vari dinieghi ministeriali. Il primo risultato è stato l’accoglimento da parte di ISPRA di un progetto integrativo alla autorizzazione per l’immissione ad hoc di ulteriori quantitativi di trote iridee per l’effettuazione di gare di elevato valore sportivo (extraregionale) in deroga in cinque tratti fluviali (uno per provincia) nel periodo settembre/novembre, per un totale di circa 10 quintali (5,5q per il fiume Esino ed il resto per gli altri quattro fiumi). Gli uffici da qui a fine anno presenteranno altri progetti integrativi per aumentare sia i tratti fruibili (spingendosi nelle zone verso foce dei fiumi) sia i quantitativi destinati alle immissioni. Nelle intenzioni dell’assessorato c’è, quindi, una forte tensione al miglioramento delle condizioni di pesca sportiva, svincolate da alcune rigidità formulate da Ispra circa la conservazione. La considerazione finale del Vice Presidente Carloni è stata che questa autorizzazione, seppur soddisfacente, rappresenti solo una base su cui innestare specifici progetti migliorativi con la volontà di proseguire negli accordi sinergici con FIPSAS nella gestione futura delle partecipate e nei progetti di conservazione.
Il presidente federale Ugo Claudio Matteoli, messo al corrente sugli esiti della riunione, ha dichiarato che "la sinergia è una parola importante nel mondo dello Sport e del volontariato, e quando si tratta di unire gli sforzi con enti o istituzioni che perseguono identici obiettivi, la Federazione non si è tirata mai indietro. La battaglia sull'alloctonia avviata da tempo in tutte le sedi, lo dimostra a pieno: se vari soggetti, come in questo caso la Regione Marche e la FIPSAS, fanno rete per sviluppare progetti comuni sulla promozione, sulla diffusione e sulla sensibilizzazione della pratica della pesca sportiva, si possono raggiungere ottimi risultati". E ha proseguito "Vorrei anche cogliere questa occasione per ringraziare l'Assessore Carloni per l'impegno incessante profuso nel contrastare e superare situazioni fortemente avverse. Il progetto che ci è stato illustrato, frutto delle sforzo collaborativo tra Regione e Federazione, è un esempio di buona amministrazione e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della attività alieutica dei pescatori sportivi marchigiani. Sin da ora, siamo concentrati sull'attuazione dei nostri programmi e auspico che proseguendo nel nostro viaggio insieme, si riesca a ottenere una maggiore considerazione e i risultati sperati che, come Federazione, estenderemo anche alle altre realtà regionali dove la pratica delle attività di pesca sportiva riveste una importante funzione sia sociale che di sostenibilità ambientale oltre che di valorizzazione di un turismo sostenibile del territorio, in particolare delle acque interne con i suoi fiumi e laghi.”.