L'ultima tappa del programma di censimento delle specie ittiche nelle Aree Marine Protette, promosso dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con la collaborazione della FIPSAS, ha visto gli atleti del Safari Fotosub in azione, dall'1 al 3 dicembre, nel Mar Piccolo di Taranto. Si tratta di un'appendice del progetto, in quanto si è voluto inserire non una AMP, ma un'area di particolare interesse per la tipologia di fondale e la presenza di specie ittiche inusuali quali pesci ago e cavallucci marini.
Per questa occasione è stata coinvolta solo una parte del Club Azzurro, ma comunque rappresentativa per la presenza del campione assoluto 2023 Giancarlo Torre e dei due campioni per società Giancarlo Crimaldi e Gianpiero Liguori. A questi si sono affiancati altri atleti della specialità di provata esperienza. L'evento ha beneficiato del supporto del Comune di Taranto, che si è avvalso della preziosa collaborazione della Lega Navale Sezione di Taranto, che ha fornito la sede, il sostegno tecnico e tutta la collaborazione necessaria per portare a termine il progetto in sicurezza. Sotto la supervisione del Prof. Dino Pierri, referente scientifico dell'Università di Bari e profondo conoscitore del Mar Piccolo, gli atleti si sono immersi per documentare il livello di biodiversità di questo sito, con particolare riferimento alle specie ittiche.
La sera del sabato, presso la sede della Lega Navale si è tenuta una presentazione del progetto alla presenza del Presidente Flavio Musolino, del Direttore Sportivo Vito Mannara, dell'Assessore all'Ambiente Fabiano Marti, del Prof. Dino Pierri e di numerosi convenuti. Le immersioni di monitoraggio si sono effettuate in due siti diversi del Mar Piccolo per consentire il censimento di un maggior numero di specie ittiche. Il Mar Piccolo di Taranto rappresenta un sito particolare per la sua natura, chiuso come un lago con fondali bassi, detritici, spesso fangosi e ricchi di sospensione, habitat ideale per lo sviluppo di molluschi nudibranchi, spirografi e quant'altro. Inoltre, la presenza di numerose immissioni di acqua dolce ne modifica la salinità e favorisce la presenza di consistenti colture di mitili. In questo ambiente particolare gli atleti del safari hanno operato con qualche difficoltà e con molta attenzione per la presenza di grovigli di reti e cime abbandonate. Questo il commento di Alfio Scuderi, uno dei protagonisti: “... uno dei luoghi più ostili per un fotografo subacqueo e allo stesso tempo più affascinanti in cui mi sia mai immerso, con dei compagni di squadra fantastici ...” In attesa della verifica da parte dell’ittiologo Francesco Tiralongo, è lecito attendersi delle specie molto particolari, sebbene non numerose.