La quarta giornata di gare del Mondiale di Apnea Outdoor di Kalamata è stata per l’Italia la giornata dei rimpianti. In primis per l’oro mancato di Alessia Zecchini, che, nella free immersion, non ha chiuso entro i termini previsti il protocollo di uscita, mancando così l’appuntamento con il titolo iridato per una manciata di secondi. Veramente un peccato, dal momento che la prestazione della pluricampionessa azzurra era stata fino a quel momento pressoché impeccabile. Sia la discesa, fino a toccare quota - 96,00 m, che la risalita erano stati infatti perfetti e anche l’uscita non ha presentato alcun problema. Di certo, la formidabile atleta romana non si lascerà abbattere da questo mancato risultato e già in occasione della prossima gara, in programma per lei il 10 ottobre, saprà sicuramente rifarsi. Per un’atleta che ha dovuto rinunciare alla prima piazza del podio ve n’è un’altra che, invece, il podio l’ho sfiorato di un soffio, anzi di un metro. Si tratta di Linda Paganelli che, sempre nella free immersion, nonostante si sia resa protagonista di una grandissima prestazione, si è dovuta accontentare del quarto posto. I - 91,00 m da lei effettuati non sono stati sufficienti, infatti, per agguantare il podio, sulla cui terza piazza si è andata a posizionare la statunitense Talya Davidoff, autrice di - 92,00 m. A laurearsi campionessa mondiale della specialità è stata invece l’ucraina Kateryna Sadurska, che, con la profondità di - 95,00 m, si è imposta sulla statunitense Enchante Gallardo, medaglia d’argento con - 93,00 m. La competizione iridata proseguirà domani con la gara maschile di assetto costante senza attrezzi, in occasione della quale scenderanno in acqua per l’Italia Antonio Mogavero e Alessandro Cianfoni, il quale, dopo la bellissima prova offerta nella free immersion, proseguirà la sfida paralimpica a due con il russo Alexander Kusakin anche in quest’altra specialità dell’apnea profonda.