Si sono conclusi a Valencia, in Spagna, i Campionati Mondiali di Pesca Feeder nelle categorie Master e Under 25, un appuntamento di grande prestigio che ha visto sfidarsi le migliori nazionali su due campi gara molto differenti per caratteristiche e resa.
Master: Ungheria sul tetto del mondo, Italia sfiora il podio
Sul difficile canale Riola, teatro delle gare Master e particolarmente avaro di catture, l’esperienza e la tecnica hanno fatto la differenza. A trionfare è stata l’Ungheria, seguita da una solidissima Germania e dalla Spagna, padrona di casa, che conquista il terzo gradino del podio.
Ottima la prestazione dell’Italia, guidata dal CT Maurizio Setti e dal vice CT Giovanni Frulloni, che si è dimostrata competitiva fino all’ultimo e ha chiuso il mondiale in una positiva quinta posizione, a ridosso delle medaglie.
A livello individuale, il titolo di campione del mondo è andato all’ungherese Csaba Erdei Attila, che ha dominato la classifica davanti all’inglese Richie Hull (argento) e al francese Denis Adamski (bronzo). Ottimo quarto posto per l’azzurro Luca Pera, che ha confermato la grande qualità del team italiano.
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Under 25: Romania da urlo, azzurri protagonisti sul lago Bellús
Nel settore giovanile Under 25, le 10 nazionali partecipanti si sono sfidate sul lago Bellús, un campo gara generoso e ricco di catture che ha messo in risalto le capacità tecniche e l’approccio strategico dei giovani talenti.
A vincere il titolo mondiale è stata la Romania, che ha messo in mostra un team affiatato e ben preparato. Secondo posto per l’Ungheria, mentre la Slovacchia ha chiuso al terzo posto.
Buona anche in questo caso la prestazione degli azzurrini, seguiti dal CT Marco Manni e dal vice CT Alessio Casilli, che hanno chiuso in quinta posizione, mostrando grinta e qualità.
A livello individuale, dominio romeno con Ciprian Corleciuc che si laurea campione del mondo, seguito dal connazionale Mihai Mărginean. Terzo posto per il francese Adrien Dufour.
Italia protagonista anche tra i singoli con Lorenzo Sinibaldi che chiude quarto, a un soffio dal podio, seguito al sesto posto dal compagno di squadra Gianmarco Cappoia, a conferma della solidità e del talento presenti nel gruppo.
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Il bilancio della spedizione italiana è decisamente positivo: due quinti posti di squadra, un quarto posto individuale tra i Master e due piazzamenti nei primi sei tra gli Under 25, dimostrano il buon livello delle nostre nazionali e lasciano ben sperare per il futuro.
Un plauso a tutti gli atleti, ai tecnici e allo staff per l’impegno, la dedizione e la professionalità dimostrati su campi gara tutt’altro che semplici.