Si è conclusa a Dordrecht, in Olanda, la gara internazionale di hockey subacqueo denominata “1° Intercontinental Championship Europe/Africa”. L’Italia si è ben disimpegnata e per un soffio non ha centrato sul campo la qualificazione al Campionato Mondiale del 2027, che si disputerà in Francia. Gli azzurri hanno fatto benissimo nel girone Round Robin, che hanno chiuso al secondo posto, dietro all’Olanda, dopo aver battuto la Germania per 7 a 0, l’Ungheria per 3 a 2, la Polonia per 5 a 2, il Portogallo per 5 a 4 e l’Irlanda per 6 a 2. Dopodiché, sono stati sconfitti negli ottavi di finale dall’Ungheria, che si è imposta per 3 a 1. Tuttavia, nonostante questa battuta d’arresto, gli azzurri non si sono persi d’animo e nei play-off hanno superato l’Irlanda per 6 a 2 (lo stesso risultato maturato nel Round Robin), guadagnando così l’accesso alla finale per il 9° posto, nella quale a risultare vittorioso per 3 a 1 è stato, però, il Portogallo. Per l’hockey subacqueo azzurro quella in terra olandese resta, comunque, un’esperienza più che positiva, dal momento che il team si è sempre contraddistinto per un ottimo gioco, mettendo in mostra, tra l’altro, dei giovani assai interessanti, sui quali varrà sicuramente la pena puntare per il futuro. Merita di essere sottolineato, inoltre, come mai prima d’ora una Nazionale Italiana di Hockey Subacqueo aveva conseguito un numero così elevato di vittorie nell’ambito di un torneo CMAS di questo livello. Anche il discorso qualificazione al prossimo Mondiale potrebbe poi non essere definitivamente compromesso, ma per questo bisognerà attendere i prossimi sviluppi, anche di natura regolamentare. La Squadra Nazionale Elite Maschile era composta, per l’occasione, dal Direttore Tecnico, Alessandro Proia, dal Tecnico-Accompagnatore, Luca Ravaglioli, e da n. 12 atleti: Tommaso Baldi, Davide Cacciatore, Nicola Cargioli, Giovanni Luca De Lisotta, Elia Lonzi, Francesco Passerini, Alessandro Pierro, Nicola Mattia Pierro, Filippo Ravaglioli, Paolo Rocchi, Davide Signorile e Christian Trentadue.
