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Stefano Konjedic: la monopinna più veloce del mondo

Stefano Konjedic, vent’anni appena compiuti, un fratello gemello (Davide) con cui condivide la passione sportiva, ma soprattutto Campione Europeo e recordman mondiale nella gara più esplosiva dell’apnea: la specialità Speed 100 m nella quale, lo scorso giugno, a Cagliari, ha guadagnato,con il tempo di 31”71, il gradino più alto del podio ed il nuovo record mondiale. Classe 1997 Stefano è nato a Torino.

Atleta estremamente versatile,per lui il nuoto pinnato è un vero e proprio ‘pezzo di vita’: “E’ una disciplina che fin da subito mi ha appassionato e mi ha regalato fortissime emozioni. Lo trovo uno sport equo, dove più dai e più ricevi. I risultati non sono falsati da scelte e decisioni umane, ma imparziali e stabiliti solamente dal cronometro. Lo sforzo e l’impegno fanno tutto il resto, regalando grandissime soddisfazioni”. Il primo incontro con il nuoto pinnato, lo ha avuto intorno ai 10 anni: “Ho iniziato con il nuoto puro quando ne avevo 6,ma dopo 4 anni ho smesso: non mi trovavo bene con l’allenatore. Subito dopo mi sono iscritto ad un corso di pinnato. Questo nuovo ambiente mi ha appassionato fin da subito:ho trovato tanti amici ma soprattutto non la rivalità come c’era nel mondo del puro. Ho iniziato dunque con le pinne, fino a quando l’allenatore di quel periodo, Denis Ciampa, ha deciso di farmi provare la mono. E ‘stato amore a prima vista ed i risultati cronometrici non hanno tardato ad arrivare senza contare che mi divertivo davvero molto! …e poi c’era la sensazione della gran velocità e quella che mi trasmetteva l’acqua che scorreva veloce sulla pelle”.

Stefano si allena a Torino, in 3 piscine diverse: a Trecate (50m), allo Stadio del Nuoto (50m), e a Carignano (25m). “La società per cui gareggio è l’Euro Team Torino, che ha sede a Carignano ed è stata fondata dalla famiglia Mangherini”. Dal 2013 l’atleta torinese, fa parte della Nazionale Italiana. Si allena 2 volte al giorno, con il fratello Davide ed altri 5 ragazzi, seguito dai tecnici Andrea Mangherini e Alberto Milan.“Mi alleno dal lunedì al sabato, per un totale di 13 volte a settimana, di cui 11 tra nuoto pinnato e palestra e 2 di apnea, dove vengo seguito da Monica Barbero. La squadra con cui mi alleno è davvero speciale: siamo un gruppo molto unito ed affiatato, costituito da atleti che partono dai 12/13 anni fino ai 23. Avendo finito le scuole superiori, ci possiamo permettere di allenarci anche al mattino, mentre i ragazzi più piccoli si allenano solo una volta al giorno”. Stefano è un atleta estremamente versatile: “Le mie specialità sono cambiate con la crescita del mio fisico: i primi 6 anni, quindi fino al terzo anno di liceo, facevo principalmente i 200 e 400 metri. Dal quarto superiore in avanti, ho iniziato con le gare di velocità: 50NP, 50 apnea, 100NP, e nelle quali ho ottenuto ottimi risultati. Oggi la mia specialità è la velocità, sia in apnea che in superficie, ma ottengo buoni risultati anche nei 200m e 400m”. La carriera sportiva del giovane Konjedic è costellata di grandissime soddisfazioni: dagli 8 record italiani realizzati lo scorso anno,alla medaglia d’argento ai Mondiali di Apnea nel Giugno 2016. “Ma la gara più bella ed emozionante della mia vita, l’ho disputata quest’anno a Cagliari, ai Campionati Europei di Apnea Indoor, dove ho vinto l’oro nei 100 metri Speed con il tempo di 31’’71, realizzando così il nuovo record mondiale e mettendo alle mie spalle il fortissimo atleta tedesco Max Poschart, vero e proprio pilastro del nuoto pinnato”. L’apnea Speed, come suggerisce il nome stesso, è velocità pura, e come nel nuoto, contano i particolari. “E’probabilmente la gara più veloce, tra tutti gli sport acquatici e forse anche la specialità più spettacolare”.

Un’altra grande soddisfazione per Stefano, è arrivata ai Campionati Europei Assoluti di Nuoto pinnato di Wroclaw, in Polonia, a luglio 2017 “Nella Staffetta 4x50 di nuoto pinnato mista, insieme con Erika Barbon, Silvia Baroncini e Cesare Fumarola, abbiamo fermando il cronometro sul tempo di 1.05.”76, aggiudicandoci così l’argento ed il nuovo record italiano dietro alla Russia, vera e propria fuoriclasse nella disciplina del nuoto pinnato”. Stefano ha deciso di dedicare almeno quest’anno della sua vita, al nuoto. Nel frattempo sta prendendo alcuni brevetti che gli saranno utili per il futuro: la patente nautica e il brevetto di apnea, per poi diventare istruttore. “Con l’inizio del prossimo anno accademico” continua Stefano, “Intendo iscrivermi all’Università, alla facoltà di Scienze Motorie”. Sogni nel cassetto? “Ho lo stesso sogno fin da ragazzino: riuscire ad entrare nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, per potermi dedicare completamente a questo sport. Non ci sarebbe nulla che mi ripagherebbe di più e che mi consentirebbe di dedicare tutte le mie energie alla ricerca dei risultati più ambiziosi”. Fuori dall’acqua Stefano, finiti gli studi, vorrebbe trovare un lavoro vicino al mare, la sua vera grande passione“Aprendo magari un’attività insieme a mio fratello Davide”. Per la sua amata disciplina sogna le Olimpiadi:“C’è solo una cosa che potrebbe cambiare realmente l’immagine e l’importanza del Nuoto Pinnato: l’entrare a far parte dei Giochi Olimpici. Se questo dovesse accadere, nel giro di un brevissimo tempo, ci sarebbe un’esponenziale crescita del numero di iscritti, gli sponsor inizierebbero ad aiutare economicamente agli atleti, i gruppi sportivi riaprirebbero e cosi’ via…”

Ai giovani atleti appassionati di questo meraviglioso mondo, rivolge un pensiero: “Ai più piccoli dico: credete in quello che fate, bisogna sempre rincorrere i sogni che caratterizzano la nostra vita perché se sono davvero importanti, la voglia di raggiungerli sarà superiore a qualsiasi ostacolo che troverete sul vostro cammino. Per riuscire bene in questo sport, ci vuole determinazione e costanza. Anche se i primi anni potrà sembrare di sprecare il tempo perché non potete andare a giocare con gli amici, crescendo vi accorgerete di aver fatto la cosa giusta, perché questo è uno sport che forma e prepara alla vita sia dentro che al di fuori della piscina”. Nel concludere la nostra intervista, Stefano ci tiene a fare qualche ringraziamento: “Ci tengo a ringraziare in particolar modo il mio allenatore principale,Andrea Mangherini, un uomo molto preparato sia nel nuoto pinnato che nella vita. Mi ha sempre aiutato da quando ci siamo conosciuti. Ha un’enorme fiducia nelle mie potenzialità, addirittura superiore a quella che penso di avere io stesso. Si arrabbia e sta male quando non riesco a realizzare i risultati che spera e gioisce insieme a me, quando vinco. Grazie Andrea per dove sono arrivato!Il mio grazie di cuore va anche al mio secondo allenatore Alberto Milan e all’ allenatrice di apnea Monica Barbero, grazie alla quale ho portato a casa la splendida medaglia nell’Apnea Speed. Monica la conosco da appena due anni, ma sono stati sufficienti per capire che è una persona davvero speciale. Ringrazio anche i miei genitori che da sempre mi hanno supportato e motivato a continuare ad impegnarmi in questosport che per me è diventato uno vero e proprio stile di vita”. In bocca al lupo per tutto Stefano!

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Lavinia d’Ardia di Cursi

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