Si è svolta oggi, presso il Palazzo delle Federazioni di Viale Tiziano a Roma, la conferenza stampa congiunta tra Federbalneari Italia e FIPSAS dedicata alla presentazione ufficiale del Protocollo d’Intesa per la costituzione del “Polo del Salvamento Italiano”, un nuovo modello di collaborazione nazionale finalizzato alla diffusione della cultura della sicurezza in mare e alla tutela della vita umana. L’incontro, aperto dalla relazione tecnica del Dott. Paolo Buonomo per FIPSAS e del Dott. Marco Gigante per Federbalneari Italia, è iniziato alle ore 12 con la presentazione del progetto e delle sue finalità.
Il Polo del Salvamento Italiano nasce proprio per rispondere in modo concreto a tale fabbisogno, offrendo un percorso formativo completo, omogeneo e capillare sul territorio, in grado di sostenere le imprese balneari garantendo continuità ed efficienza nei servizi di sicurezza sull’intero territorio italiano che Federbalneari Italia metterà a disposizione del progetto interfederale.

Inoltre, il progetto prevede il potenziamento dei programmi di formazione BLSD, con particolare attenzione all’uso del defibrillatore e alle manovre di rianimazione cardiopolmonare aggiornate ai protocolli più recenti. Durante l’evento, il Dott. Alfredo Rossi, medico dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico di Federbalneari Italia e membro del progetto HONDA del Ministero della Salute, collegato in videoconferenza, ha sottolineato l’importanza di diffondere tali competenze in ambiente marittimo, richiamando l’attenzione sul ruolo cruciale della rapidità nelle emergenze sanitarie.
Il Presidente di Federbalneari Italia, Marco Maurelli, e il Presidente FIPSAS, Ugo Matteoli, hanno illustrato il valore strategico dell’accordo, definendolo un passo fondamentale verso la creazione di un polo formativo e operativo capace di mettere in rete competenze, esperienze e professionalità al servizio della sicurezza sulle coste, sui laghi e sui corsi d’acqua italiani. L’intesa nasce con una missione condivisa: promuovere la cultura della prevenzione, diffondere buone pratiche e rafforzare la capacità di intervento degli operatori impegnati nella salvaguardia della vita umana.
Maurelli ha richiamato la necessità di affrontare un’emergenza nazionale ormai evidente: la carenza crescente di assistenti bagnanti qualificati. “Le stime contenute nel Dossier federale – dichiara Maurelli, Federbalneari Italia - indicano che oltre il 60% degli operatori attualmente impiegati ha raggiunto o superato i 50 anni, fascia d’età che rappresenta il limite operativo previsto dal D.M. 85/2024. Entro il 2027 sarà quindi necessario formare e immettere sul mercato circa 150.000 nuovi assistenti bagnanti, una cifra imponente resa ancora più significativa dall’ampliamento previsto dei piani degli arenili e dall’aumento delle concessioni demaniali marittime e lacustri.”
Uno dei principali elementi riguarda l’avvio dei corsi SNAQ 2 e SNAQ 3, dedicati alla formazione degli istruttori e dei maestri di salvamento non agonistico. “Siamo felici di questa collaborazione avviata con Federbalneari Italia - dichiara il presidente Matteoli, FIPSAS - poiché ci pone nelle condizioni di avviare il nostro percorso formativo che consentirà a FIPSAS di divenire uno dei principali player in Italia della formazione SNAQ salvamento. Questi percorsi, in linea con i requisiti introdotti dal D.M. 85/2024, consentiranno di modernizzare la formazione, di elevare gli standard professionali e di rispondere in modo più efficace alle nuove esigenze operative degli stabilimenti balneari e delle aree di balneazione interne e marine, ha concluso Matteoli”.

Nel corso della conferenza è stato inoltre presentato il lavoro dell’Osservatorio Medico-Scientifico sul Salvamento istituito da Federbalneari Italia, per supportare il dialogo istituzionale con il CONI e con il Governo per la definizione di proposte di armonizzazione della riforma del settore salvamento.
Il nuovo Polo del Salvamento Italiano rappresenta un’opportunità di crescita, innovazione e responsabilità condivisa. Federbalneari Italia e FIPSAS hanno ribadito la volontà di proseguire con determinazione nel percorso intrapreso, mettendo in campo una visione che guarda alla sicurezza in mare come a un valore fondamentale per i cittadini, per le famiglie e per il sistema turistico nazionale.





