Maurizio Fedeli lo scorso anno in Serbia al suo primo anno da Commissario Tecnico, ha portato la Nazionale Italiana Diversamente Abili di Pesca al Colpo alla conquista del primo oro mondiale della sua storia, quest'anno, in Croazia, era chiamato nella non facile impresa di riconfermarsi e anche in questa occasione, dopo aver concluso la prima manche al quinto posto, è riuscito grazie alla giusta intuizione e all'affiatamento del gruppo, ad ottenere una fantastica medaglia d'argento.
Raccontaci questo Argento conquistato in Croazia
Beh, sai vincere è difficile, riconfermarsi lo è ancor di più, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra ed essere arrivati secondi, specialmente dopo che nella prima gara del sabato eravamo quinti, è stato un gran risultato, il massimo che potevamo ottenere quest'anno, tenendo in considerazione l'ottima prestazione offerta dai croati padroni di casa.
Com'era il campo gara?
Non lo conoscevo, e non avevo avuto la possibilità di testarlo prima del mondiale, è stato un pò difficile da capire, perché è variato spesso durante le prove, poi piano piano abbiamo capito che tipo di pesca praticare e siamo riusciti nella rimonta che ci ha consetito di salire sul podio anche quest'anno.
Chi ci tieni a ringraziare?
Ringrazio i ragazzi che hanno pescato, ma in particolar modo ci tengo a ringraziare Gianmarco Ippoliti, il mio vice CT, con cui ho un'intesa perfetta e gli accompagnatori Fiorenzo Traina, Fabio Tesconi, Simone Donetti e Andrea Agostinelli, svolgono un lavoro fondamentale di supporto agli atleti, pescano al loro fianco e li sostengono durante tutta la gara. Grazie anche a Fabrizio e Federica della federazione e ai dirigenti Fernando Landonio e Sileno Poles, quando si arriva a questi risultati è perché tutti hanno dato il loro contributo.
