Non si è ancora spenta l’eco del grande successo ottenuto in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente del recente 5 giugno, dove la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato) è “scesa in acqua e sulle spiagge” con i suoi tesserati per riproporre “Pulifondali & Pulispiagge” in ben 40 località italiane, che è arrivata ufficialmente la comunicazione del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che, ai sensi dell'art. 13 legge 8 luglio 1986 n. 349, ha confermato alla Federazione il riconoscimento della qualifica di Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta.
Una vera e propria iniezione di fiducia che sancisce l’impegno e il lavoro quotidiano della Federazione nel contribuire ad aumentare la consapevolezza, nei suoi quasi 200mila sportivi tesserati, sulla tutela delle acque interne e del mare e delle loro risorse, contrastando quotidianamente l’inquinamento da plastica, la pesca illegale in mare, il bracconaggio ittico nei fiumi e nei laghi e incentivando la pulizia di spiagge e fondali.
“L’Italia vanta numerose e ottime realtà di associazionismo e volontariato in ambito ambientale - spiega il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS – per cui sono entusiasta e orgoglioso di poter dire che nel panorama delle principali associazioni la nostra Federazione si è inserita con pieno merito. Questa ennesima riconferma del riconoscimento di associazione di protezione ambientale da parte del MASE, (di cui mi preme ringraziare per la fattiva collaborazione sia i vertici politici, Ministro e Sottosegretari che le Direzioni ministeriali), non deriva solo dalla qualità delle nostre molteplici attività in campo ambientale, ma anche dal nostro approccio etico e sostenibile; in altre parole, per ciò che facciamo concretamente per l’ambiente.” – e prosegue – “ll nostro impegno per la sostenibilità ambientale è un processo dinamico e continuo. La nostra mission è da sempre dedicata a comprendere e misurare gli effetti delle nostre attività sia sportive che ricreazionali nei riguardi dell’ambiente promuovendo pratiche virtuose e, a definire le aree prioritarie di intervento sia esso di natura legislativa che scientifica per salvaguardare i nostri Sport: la pesca, le attività subacquee e il nuoto pinnato”.